Dal 1979 al 1984, in attesa della conclusione dei lavori della sede di via del Gambero, la Casa delle Donne si stabilisce temporaneamente in via Cesana, in un locale di proprietà del Comune, dove, pur nella ristrettezza e scarsa agibilità dei locali, riesce ad aprire la Biblioteca, convenzionata col Servizio Biblioteche del Comune, e comincia a costruire un patrimonio di libri, riviste e documenti, destinato a crescere negli anni successivi, offendo alle donne e agli utenti, un panorama ampio della produzione culturale delle donne e delle tematiche su cui è cresciuto il pensiero femminista.
Si organizzano iniziative, incontri e dibattiti; si producono quaderni periodici che informano sulle acquisizioni della biblioteca e sulle iniziative in svolgimento. In quegli anni inizia ad operare il gruppo “Donne e carcere” che si impegna in una attività con le donne detenute nel carcere di Modena.